La patologia diabetica colpisce milioni di persone e continua ad essere sempre più presente. Può comparire anche in età precoce e spesso il diabete è diagnosticato all’età di 40 anni e si associa ad una riduzione di più di dieci anni della aspettativa di vita, con enormi costi socio-sanitari. Il diabete può essere classificato in base alla dipendenza dalla terapia insulinica:
-Diabete mellito tipo I'insulino dipendente diagnosticato già in età giovanile
-Diabete mellito tipo II non insulino dipendente
Tra le complicanze più temibili del diabete la nefropatia gioca un ruolo centrale: danni renali si ritrovano in circa 1/3 delle persone diabetiche con possibilità ulteriore di elevato rischio cardiovascolare.
Il ruolo del nefrologo contro la malattia renale
In presenza di malattia diabetica il nefrologo è chiamato a valutare la presenza di un eventuale danno renale attraverso il dosaggio della microalbuminuria. Questa rappresenta il marker della nefropatia diabetica ed è anche un importante fattore di rischio di mortalità cardiovascolare. Si ricerca su campione di urine del mattino ed il valore soglia è di 20 mg/L. Tale controllo va effettuato periodicamente in relazione alle strategie terapeutiche messe in atto.
La determinazione della microalbuminuria è quindi in grado di stratificare il grado di rischio cardio renale del paziente diabetico.
Nella gestione di tali pazienti il diabetologo ed il nefrologo devono collaborare in quanto lo stretto controllo glicemico riduce il rischio della comparsa della microalbuminuria del 20-30% e il successivo rischio cardiovascolare.
Oltre alla microalbuminuria gli esami ematochimici che il nefrologo deve valutare sono:
-Azotemia
-Creatinina
-Esame chimico fisico delle urine
-Calcolo del Filtrato Glomerulare (GFR) attraverso formula matematiche (Cockroft e Gault).
Inoltre in occasione della prima diagnosi di microalbuminuria il nefrologo prescriverà una Ecotomografia del rene e delle vie urinarie per evidenziare possibili anomalie che potrebbero influenzare la progressione del danno renale (malformazioni, cisti renali, calcolosi).
Invece la diagnostica per immagini con mezzo di contrasto richiede una particolare attenzione nei pazienti diabetici con microalbuminuria soprattutto in presenza di una creatininemia superiore a 1.5 mg/dl per l’elevato rischio di insufficienza renale acuta.
Prevenzione e terapia contro la malattia renale
Prima che farmacologica la prevenzione primaria si basa essenzialmente su un attento controllo della iperglicemia del paziente diabetico in modo da allontanare o scongiurare del tutto la comparsa della microalbuminuria e quindi della insufficienza renale. La dieta deve garantire un adeguato controllo glicemico ed un equilibrio nell’introduzione di sodio (dieta iposodica), oltre che controllare l’aumento del peso ed eventuale comparsa di dislipidemia. L’abolizione del fumo e dell’alcool rappresentano importanti misure da adottare.
Livello successivo riguarda i farmaci antidiabetici da utilizzare: di recente una nuova classe di antidiabetici, le glifozine, si stanno imponendo all’attenzione del nefrologo perché tali farmaci possono modulare la progressione del danno d’organo nelle patologie renali.
Resta ancora importante l’utilizzo dei farmaci antipertensivi e soprattutto degli Ace-inibitori nella prevenzione renale della microalbuminuria e quindi della nefropatia diabetica. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci e a rivolgervi al nostro centro dialisi