Consulenze Nutrizionali
L’alimentazione ha un ruolo importante in tutte le fasi dell’insufficienza renale cronica e, sebbene con l’inizio della dialisi la dieta diventi più libera, lo stesso trattamento dialitico può influenzare i fabbisogni dei nutrienti.
Durante il trattamento dialitico, la presenza di sintomi frequenti, come la nausea e l’alterata percezione del gusto, possono portare ad una riduzione dell’apporto calorico nella dieta; inoltre questi pazienti spesso presentano patologie concomitanti croniche o acute che portano ad un aumento del fabbisogno energetico e di nutrienti. Attraverso la dialisi si verifica poi la rimozione di nutrienti fondamentali come aminoacidi e proteine, perdita di vitamine del gruppo B (B1, B2, B6), acido ascorbico e acido folico; da qui ne deriva un aumento del rischio per i pazienti in dialisi di sviluppare una condizione di malnutrizione che può esacerbare gli effetti collaterali del trattamento e causare un peggioramento della qualità della vita.
Se da un lato dobbiamo soddisfare la richiesta calorica, di macronutrienti e di vitamine, dall’altro è importante limitare l’assunzione di alcuni micronutrienti specifici, affinché si limiti il loro accumulo nel sangue: si tratta di sodio, fosforo e potassio. Infatti un incremento di sodio alimentare può causare ipertensione, un eccesso di iperpotassiemia può portare a scompensi cardiaci anche gravi ed una condizione di iperfosforemia causa un aumentato sequestro di calcio dalle ossa che determina osteoporosi.
L’alimentazione in questi casi ha la funzione non solo di nutrire l’organismo, ma anche di migliorare la qualità di vita del soggetto in dialisi, permettendo di ridurre alcuni dei sintomi ad essa associati quali stanchezza, crampi, insonnia. Gli obiettivi della dieta durante l’emodialisi sono:
- prevenire la malnutrizione
- mantenere un buono stato nutrizionale
- introdurre un corretto apporto di proteine e vitamine
- controllare l’assunzione di liquidi
- controllare l’assunzione di sali minerali come sodio, potassio, calcio e fosforo.
Affinché la gestione nutrizionale del paziente sia ottimale, deve essere presa in carico dal nutrizionista dall’ inizio del trattamento, per assicurare il raggiungimento e/o il mantenimento di uno stato nutrizionale soddisfacente.